“Si possono usare tutte le giustificazioni che si vogliono, ma un fatto è certo: oggi è mancato il numero legale e non abbiamo potuto approvare le leggi in favore degli studenti fuori sede per assicurare il loro diritto alla studio, sul ripopolamento della fauna per necessità ambientali, sul sostegno al settore lattiero-caseario per evitare l’impugnazione del governo nazionale, sul recupero dei sottotetti per evitare consumo di suolo e sull’agricoltura di precisione per stare al passo con i tempi”.
Lo dichiarano i Consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Blasi, Gianni Liviano e Donato Pentassuglia, commentando i lavori del Consiglio regionale odierno.
“In cinque anni abbiamo sempre assicurato la presenza in aula, anche quando eravamo in dissenso, per garantire lo svolgimento dei lavori e produrre iniziative per migliorare la qualità della vita di persone in carne e ossa. La stessa cosa avremmo desiderato oggi, magari evitando eccessi di politicizzazione o iniziative legislative controverse. E questo per non buttare, come si dice, il bambino con l’acqua sporca. Leali a questa regola di condotta e pure per dare l’esempio, il collega Blasi ha ritirato – per non pregiudicare tutto il lavoro compiuto e considerato che si trattava di un’iniziativa consiliare e non di un disegno di legge del governo – un emendamento che non trovava consenso unanime tra le file della opposizione e pure della maggioranza. La stessa cosa, cioè il ritiro di un altro emendamento controverso, non hanno fatto i colleghi dell’opposizione, determinando così la mancanza del numero legale”.
“Ora – proseguono i Consiglieri-, nessuno nega l’importanza o l’utilità degli emendamenti su cui abbiamo chiesto inascoltati lo spostamento su un altro provvedimento già all’ordine del giorno ma, a prescindere da ogni valutazione politica sui torti e le ragioni, la conseguenza sarà quella di creare migliaia di scontenti tra studenti, agricoltori, imprese edili, allevatori e cittadini sensibili alle ragioni ambientali. E il tutto – concludono – con la beffa finale: non ci potrà essere nessuna seduta del Consiglio regionale che non riparta dal punto su cui è mancato il numero legale, mettendo a rischio l’esame della riforma sulla preferenza di genere e l’istituzione del parco di Costa Ripagnola”.