Xylella, Amati: “Finalmente in cattedra vanno gli scienziati e a casa i creduloni. Ma abbiamo sofferto”

“Plaudo alla nomina di un comitato Xylella composto da personalità accordate con la prova scientifica. Mi ricordo quando eravamo non più di “quattro gatti”impegnati in questa missione con quotidiane sofferenze per fronteggiare accuse ingiuste, alcuni finiti dalla cattedra al processo, contro ambiguità politiche, negazionisti, fabbricatori di credulità, attori e cantanti travestiti da fitopatologi e agronomi. E mentre tutto ciò andava in scena, la Xylella avanzava e ora ci sta mettendo di fronte all’ultimo disperato tentativo di salvare il salvabile”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati, commentando la nomina del Comitato anti-Xylella.

“Le battaglie combattute con Donato Pentassuglia tra i banchi del Consiglio regionale, delle Commissioni e nelle strade, ci regalano oggi una notizia di conforto; e speriamo che non sia troppo tardi.
È sempre molto fastidioso aver ragione in ritardo, perché certifica la bontà di un’opinione nel tempo in cui – tuttavia – non si può fare moltissimo per mutare il corso della storia. Contribuirò ovviamente a lavorare e collaborare con l’amministrazione regionale e con tutte le istituzioni scientifiche, per fare in modo che l’ultima metà di Puglia sia risparmiata dal flagello Xylella.
E mentre parlo mi torna in mente il ricordo del Prof. Giovanni Martelli, che non ha potuto vedere questo primo risarcimento al valore pesantemente ferito degli studi e della ricerca”.

Autorità portuale Brindisi, Amati: “Consiglio di Stato dà ragione a Patroni Griffi e censura il mal di firma: avanti tutta con le opere”

“La sentenza del Consiglio di Stato sulle opere portuali dice che aveva ragione il Presidente Ugo Patroni Griffi e che le norme vanno interpretate nella loro logica e cronologia piuttosto che usate per assecondare il mal di firma della burocrazia. Dopo questa parentesi spero che sia dato l’avanti tutta a queste opere e a tutte quelle che servono a Brindisi e al suo porto”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati, commentando la sentenza del Consiglio di Stato numero 8356, pubblicata oggi, e relativa conformità delle opere di realizzazione di una recinzione che delimita l’area portuale dalla Stazione Marittima fino alla banchina di Punta dell’arco, mediante l’installazione su un basamento in calcestruzzo di un recinto con pannelli alternati in acciaio corten e trasparenti, con relativi impianti di videosorveglianza ed antintrusione, oltre a n. 17 varchi portuali, in parte sostitutivi di quelli esistenti, con installazione di strutture in fabbricato leggero con tettoia attigua.

“Mi spiace molto che in tutta la fase processuale l’Autorità di sistema portuale abbia avuto come contraddittore, tra gli altri, il Comune di Brindisi, che per missione dovrebbe invece sostenere l’attivismo infrastrutturale e quindi una maggiore predisposizione a interpretare le norme nel loro senso produttivo, cioè quello per cui nella specie furono approvate, e non in funzione di burocratismo difensivo. Il Consiglio di Stato ha infatti sentenziato che i Piani Regolatori Portuali approvati antecedentemente alla legge n. 84 del 1994, non hanno effetti di conformazione del territorio, così come più volte ribadito dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Il Piano regolatore portuale di
Brindisi, risalente al 1975, non poteva essere dunque considerato come parametro giuridico ai fini della valutazione di conformità urbanistica degli interventi proposti dall’Autorità portuale, considerato peraltro che le sue prescrizioni non erano mai state recepite in qualche modo nelle previsioni del piano regolatore comunale.
E tale assunto non può essere superato nemmeno dalla variante al piano portuale di Brindisi operata nel 2002 in relazione ai pontili a pettine di S. Apollinare. L’annessione di tale nuova opera accanto a quelle già previste nel Piano regolatore portuale del 1975 (la variante estremamente limitata in portata riguardò l’edificazione di tre pontili a pettine e la realizzazione di una banchina di riva), non può avere la caratteristica dell’aggiornamento complessivo previsto della legge e dunque necessario al fine di modificarne la natura, da mero atto di programmazione di opere marittime a strumento urbanistico.
Secondo il Consiglio di Stato pure i rilievi preliminari del Comune sono confutabili, perché le opere eseguite sul demanio sono soggette all’obbligo di conformarsi alle disposizioni urbanistiche vigenti e ai relativi controlli, fermo restando che, per tali interventi ‒ per i quali non è richiesto il previo rilascio di titolo abilitativo ‒ è necessario l’accertamento di
conformità con le prescrizioni urbanistiche ed edilizie, effettuato secondo le modalità procedimentali previste dalla legge. Infatti: le ipotesi in cui l’opera, per quanto conforme sostanzialmente allo strumento urbanistico, non sia stata preceduta dalla sequenza procedimentale autorizzatoria prevista dalla legge, costituisce un istituto generale contemplato dal testo unico dell’edilizia, applicabile anche agli interventi edilizi realizzati su area demaniale”.

Amati e Paolicelli: “Bimbi soffrono per diagnosi tardive: finanziato progetto a Giovanni XXIII di Bari e IRCCS Medea di Brindisi”

“Nel bilancio della Regione c’è una norma di attenzione e speranza per tanti bimbi con malattie neuromuscolari. Il progetto ‘Monitor’ finanzierà un’attività sperimentale di diagnosi precoce, gestita dalle Unità operative di riferimento del Giovanni XXIII di Bari e IRCCS Medea di Brindisi. Con questo provvedimento comincia la nostra lotta al fianco delle famiglie e dei medici impegnati nella cura delle malattie rare”.

Lo dichiarano i Consiglieri regionali Fabiano Amati e Francesco Paolicelli.

“In Puglia abbiamo due magnifiche strutture impegnate nella cura delle malattie neuromuscolari, a Bari il Giovanni XXIII e a Brindisi l’IRCCS Medea – dicono i Consiglieri Amati e Paolicelli.
Di recente ho preso atto di un clamoroso problema diagnostico – aggiunge il Consigliere Amati – facendo l’esperienza durissima e meravigliosa di visitare l’IRCCS Medea e incontrare il Primario Antonio Trabacca, l’amorevole personale, i bambini e ragazzi degenti e alcuni familiari. E da quel momento ho deciso, coinvolgendo il Collega Paolicelli, che l’attenzione alle malattie rare sarà un ulteriore capitolo del mio impegno amministrativo, cercando di istituire anche un nuovo ospedale pediatrico per le province di Brindisi, Lecce e Taranto.
Il progetto Monitor – continuano i Consiglieri Amati e Paolicelli, è finalizzato ad attivare il sistema regionale di sorveglianza e di riconoscimento precoce di bambini con malattia neuromuscolare, e perciò abbiamo proposto al Consiglio regionale d’istituire un programma pilota “Monitor” assegnato in gestione all’Ospedale Pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari e all’IRCCS “E. Medea” di Brindisi, sotto la rispettiva sorveglianza dell’Azienda Ospedaliera Policlinico di Bari e la ASL Brindisi, e con la collaborazione della Società Italiana di Pediatria e la Federazione Italiana Medici Pediatri.
Il programma pilota avrà durata biennale e prevede lo screening neuromuscolare su un campione di bambini nati vivi, determinato dai rispettivi gestori del programma e sulla base di apposita consultazione con i Pediatri di libera scelta aderenti.
Il programma sarà attivato sulla base della sottoscrizione di un disciplinare tra Regione Puglia, Aziende sanitarie interessate e Unità operative delle strutture di ricovero e cura assegnatarie e funzionalmente interessate, avente ad oggetto le fasi del programma, il regolamento economico e la relazione finale di verifica sulla fattibilità d’estensione del programma a tutti i bambini pugliesi nati vivi. Nei primi giorni del 2021 ci attiveremo affinché si parta rapidamente, perché c’è un mondo di sofferenza – sconosciuto ai più – che va portato alla conoscenza di tutti, per incentivare nuove prospettive di cura e nuovi fronti di ricerca. Ringraziamo il dirigente regionale Dott. Benedetto Pacifico, per i suggerimenti tecnici e soprattutto per aver condiviso con passione la nuova missione”.

Consorzi di bonifica, Amati: “Nulla di nuovo. Ancora sprechi, stipendificio e si privatizza acqua”

“Con i soldi buttati nei Consorzi di bonifica si potrebbe mettere a nuovo un ospedale all’anno. Si preferisce però continuare con gli sprechi milionari finalizzati a mantenere lo stipendificio chiamato Consorzi di bonifica. E per completare l’opera si elimina la norma di transito della sezione irrigua ad AQP, che fa buchi milionari ogni anno e che rappresenta in parte la privatizzazione della gestione dell’acqua. Nulla di nuovo sotto il sole. Questa volta chi ha scritto una parola di conforto per il più noto dei carrozzoni sono stati i Cinquestelle, divenuti in men che non si dica fucina di riforme in nome di un patto politico fondato sul tartufo”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.

“Con il voto odierno si ripete la scena di 10 o 15 milioni regalati ai Consorzi di bonifica per assicurare super stipendi.
Mi spiace che non ci si rende conto che i Consorzi di bonifica sono enti tra privati a costituzione obbligatoria e non un ente strumentale della Regione. La decisione di impedire, dunque, il passaggio della funzione irrigua al soggetto interamente pubblico AQP ha come conseguenza il permanere di una situazione di privatizzazione della gestione della risorsa, anche in contrasto con la normativa di cura ambientale prescritta dalle leggi europee e nazionali. La sezione irrigua detenuta dai Consorzi, infine, continua a registrare notevoli debiti, come attestato dagli atti contabili degli stessi Consorzi, che puntualmente vengono pagati con le tasse dei cittadini pugliesi. Io continuerò nella mia battaglia contro gli sprechi e i carrozzoni, convinto che alla fine qualcosa di buono accadrà”.

Investimenti Tap-Snam, Amati: “Fine anno in arrivo e da Brindisi nessuna proposta”

“Fine anno è in arrivo e da Brindisi nessuna proposta sugli investimenti ritenuti utili, in relazione alle risorse Tap-Snam e altre fonti di finanziamento. A differenza di Lecce, che ha già consegnato le sue schede, da noi c’è l’abitudine a discutere senza fine sui contenitori e non concludere niente sui contenuti. Speriamo che in questi quindici giorni si possa muovere qualcosa”. Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione, Fabiano Amati, con riferimento alle risorse Tap-Snam, Recovery fund e Cis oggetto di un recente incontro tra il sottosegretario Mario Turco e i presidenti delle provincie di Brindisi e Lecce.

“Dopo decine di sollecitazioni, purtroppo mai accolte, e dopo l’incontro risolutore con il sottosegretario Mario Turco – prosegue – ho sperato in un colpo di reni. E, invece, no. Mentre la Provincia di Lecce ha presentato schede progettuali per 281 milioni di euro, a Brindisi non c’è traccia di un’idea, un incontro, un confronto, un tavolo da disegno in attività o un file word aperto. Eppure siamo nelle condizioni di proporre decine di investimenti a elevato rendimento, a cominciare dal centro di ricerca sulla decarbonizzazione e decine d’interventi in ambito ospedaliero o assistenziale”.

“Ho l’impressione – sottolinea ancora Amati – che vi sia un’attitudine a discutere per mesi e anni sui contenitori, cioè sulle modalità per piazzare consulenze o cda, e una scarsa propensione a pensare ai contenuti, cioè la parte più difficile perché servono idee, lavoro e decisioni che possono scontentare. E quando qualcuno diagnostica questo vizio, scatta il metodo dialettico totalitario: si attaccano le persone, tralasciando il merito di ciò che quelle persone fanno presente. Sarei – conclude – ovviamente felice di essere smentito, ovviamente con i fatti e non con comunicazioni stampa a trazione polemica e, se magari servisse una mano a scrivere e confezionare gli atti utili sono sempre pronto, basta un fischio”.

Asi Brindisi, Amati: “Rossi ha problemi con i bilanci. Se sa denunci e non alluda, sul passato e presente”

“Che brutta abitudine la polemica senza fatti. Il Sindaco di Brindisi ha qualche problema con i bilanci.

Nel bilancio dell’Asi non è irrilevante il parere dei Revisori dei conti, così come nei comuni serve il parere del dirigente del servizio finanziario. E se la Provincia e Comune di Brindisi sono a conoscenza di gestioni opache del passato sono invitati a segnalare e denunciare, così come sono pregati di controllare consulenze, assunzioni, incarichi professionali e donazioni. Insomma, il rispetto della regolarità amministrativa dovrebbe essere buona abitudine di tutti i soci dell’Asi”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale bilancio Fabiano Amati, con riferimento alla riunione svoltasi ieri tra gli amministratori e alcuni soci del Consorzio Asi e l’Assessore regionale allo
Sviluppo economico.

“Quando qualche mese fa dichiarai – prosegue Amati – che mi sarei occupato di Brindisi, forse qualcuno pensò che mi sarei messo a ingrossare le fila del ‘bla bla bla’ inconcludente. Vorrei invece far sapere che l’impegno a occuparmi di Brindisi consiste nel mettere mano a una serie di problemi, provando a lasciare a riposo coloro che non solo non li risolvono ma paiono impegnati a crearli. Brindisi è una città con un potenziale da fare invidia; l’unica cosa infatti che non si può fare è una stazione sciistica. Per questo motivo c’è bisogno che su ogni cosa si decida rapidamente e si ripristinino regolarità amministrativa e buon senso, mettendo da parte i traffichini peripatetici.
Sembra inverosimile, per fermarsi alla questione del Consorzio Asi, che non si possa avere il piacere di capire quali siano le questioni tecniche su cui ci si confronta, e che tutto il dibattito abbia l’impronta dell’allusione e del messaggio cifrato.
Non serve molto per capire che il nostro ruolo di amministratori pubblici consiste nell’andare al fondo delle questioni, coinvolgendo tutte le figure che le leggi prescrivono per assicurare il buon andamento, impegnandosi a ripristinare la regolarità amministrativa qualora necessario e denunciando eventuali mancanze – se ci fossero – del passato, del presente e del futuro.
E mentre mi rileggo capisco che forse solo a Brindisi c’è bisogno di un comunicato stampa per puntualizzare l’ovvio, con l’aggravante che sull’ovvio si riesce pure a fare polemica”.

 

 

Consorzi di bonifica, Amati: “I Cinquestelle privatizzano acqua e favoriscono gli sprechi dei carrozzoni”

“Ma ci volevano i Cinquestelle in maggioranza per privatizzare l’acqua e continuare a sostenere i carrozzoni dei Consorzi di bonifica, che succhiano sangue ai cittadini con il tributo e quindici milioni all’anno dal bilancio, per pagare super stipendi ai dipendenti e lasciare alla fame gli operai a tempo determinato? Si può continuare a chiedere ai pugliesi di coprire il costo di un servizio che non ricevono? È chiaro o no che con i soldi buttati nei Consorzi si potrebbe sistemare e modernizzare almeno un ospedale all’anno? Non c’è che dire: un bel programma per mangiarsi tutto il tonno contenuto nella scatoletta che sino a qualche anno fa volevano solo aprire per far trionfare il buon governo. Accipicchia”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione Bilancio e Programmazione Fabiano Amati, commentando l’approvazione nella proposta della legge di bilancio di un articolo che dispone l’ennesimo contributo di 10 milioni ai Consorzi di bonifica e l’eliminazione della norma sul trasferimento dell’attività idrica dal soggetto privato Consorzio di bonifica al soggetto pubblico Acquedotto pugliese.
“Non si ha idea di quanti ospedali si sarebbero potuti sistemare con i soldi sprecati negli anni per finanziare i Consorzi di bonifica. Se si avesse rispetto del sudore della fronte dei cittadini, quello che serve per pagare le tasse, non ci sarebbe nemmeno la necessità di discutere su questo argomento.
Una forza politica, i Cinquestelle, che da anni insultano il Presidente Emiliano e tutti noi e che sino a ieri sera – compatti – hanno chiesto una Commissione d’indagine su presunti scempi di Vendola e dello stesso Emiliano sul PSR, si permettono addirittura di subordinare la loro presenza in maggioranza all’approvazione di un provvedimento che più privo di senno non si può. È proprio vero, quando Dio vuole rovinare qualcuno gli toglie la ragione.
Con la proposta grillina si intende abrogare una norma che prevede di trasferire ad Aqp – soggetto pubblico – la gestione delle reti idriche, allo scopo di ridurre lo spreco e i buchi di bilancio che i Consorzi – soggetti privati – chiedono di ripianare ogni anno prelevando soldi dalle tasse e tasche dei cittadini.
Ma c’è di più: la norma proposta dai Cinquestelle punta a mantenere nelle mani di Consorzi privati la gestione delle reti idriche, nonostante gli stessi Consorzi chiedano dal 2013 all’Autorità idrica di far prendere in gestione ad Aqp 1.500 km di reti che gestiscono in circa 30 comuni. Ciò vuol dire che la norma punta a realizzare ciò che pure i Consorzi – almeno in parte – credono di non poter fare.
Ma dico, si può essere meno lungimiranti? Si può mai fare una cosa che ci costa tanti ospedali efficienti in meno? Si possono sostenere programmi privi di qualsiasi rendimento? Si può avallare un’idea che contrasta con tutta la disciplina ambientale europea e nazionale in materia di gestione unitaria dell’acqua per i diversi usi? Si può dire a parole – dunque – di voler avere cura della natura e nei fatti, invece, perorare la causa dello sperpero della risorsa idrica?
Sono convinto che se i soldi sprecati nei Consorzi fossero dei colleghi Laricchia, Barone, Casili, Di Bari e Galante, non saremmo costretti a vedere queste scene”.

Oss Brindisi, Amati: “Ho chiesto a dipartimento salute proroga a 36 mesi di 141 contratti”

“Ho chiesto all’Assessorato regionale alla Sanità di autorizzare la Asl Brindisi a prorogare sino a 36 mesi i 141 contratti a tempo determinato degli Operatori Socio Sanitari in servizio”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.
“La pandemia da Covid 19 suggerisce di utilizzare il personale già integrato nel modello organizzativo, per cui sarebbe abbastanza complicato procedere ad  avvicendamento in pieno stato di emergenza.
Questa mi pare un’ottima ragione per accogliere la richiesta della Asl Brindisi, anche al fine di rendere omogeneo il trattamento su tutto il territorio regionale, e nel frattempo mettere a punto le procedure per il reclutamento a tempo indeterminato del personale vincitore del concorso regionale”.

Piano casa, Amati: “Dopo anni di lotte, l’argomento è diventato patrimonio comune”

Piano casa, Amati: “Dopo anni di lotte l’argomento è diventato patrimonio comune”

“Dopo quasi dieci anni di lotte e controversie, anche nella mia stessa coalizione politica, mi pare che stia diventando patrimonio condiviso l’argomento del Piano casa e del suo potenziale di produzione economica, libertà di costruire ed ecologia. Sono molto contento perché le battaglie non valgono per ciò che rendono ma per quanto costano”.

Lo dichiara Fabiano Amati Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione, commentando il Disegno di legge contenente le norme per la formazione del Bilancio 2021.

“La decisione della Giunta regionale d’introdurre nella proposta di bilancio le norme per la proroga del Piano casa a tutto il 2021, mi pare giusta, equilibrata e in grado di affermare che la riqualificazione urbana con modalità premiali è un dato programmatico nell’azione di governo.
Anni di impegno e confronto per affermare la libertà di costruire nell’ambito degli edifici esistenti e lo spostamento dell’asse della decisione dalla discrezionalità, spesso fonte d’illegalità, all’atto dovuto, rappresentano una svolta che non posso evitare di salutare con soddisfazione. Spero che nei prossimi anni si continui su questa strada, alimentando tutte le forme di riqualificazione del patrimonio esistente ed evitando quindi il consumo del suolo almeno nel settore residenziale”.

Asi Brindisi, Amati: “Senza la presenza dei revisori non partecipo ad alcun incontro”

“Senza la presenza dei revisori dei conti non parteciperò all’incontro di venerdì. Non si può svolgere un approfondimento sul bilancio con i rappresentanti della Regione senza invitare l’organo di controllo che la Regione ha nominato. Sarebbe come proporre uno schema di bilancio comunale senza sentire il parere del dirigente: insomma, cose che normalmente non si vedono”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.

“Un bilancio non è un abaco colorato dove giocare alla politica. Si tratta di complesse attività di indirizzo e di contabilità, legate da un ampio corredo normativo, che non possono essere eseguite e controllate senza i più idonei approfondimenti tecnici. In altri termini, i bilanci non sono dispute dialettiche di posizionamento ma rigorose scelte di indirizzo politico assunte nel rispetto della normativa. Per questo motivo non mi pare opportuno che i soci del Consorzio Asi e la Regione come ente controllante non siano messi nelle condizioni di ascoltare, in contraddittorio, le diverse posizioni tecniche, affinché si possa avere un quadro dei problemi neutro e non condizionato da eventuali sentimenti o risentimenti. Mi spiace solo di dover ricorrere a un comunicato stampa per puntualizzare ciò che mi pare ovvio”.